Villa Torlonia

Villa Torlonia

Ci troviamo al centro della Tenuta Torre di pascoliana memoria: qui il padre del poeta, Ruggero Pascoli amministra i possedimenti del Principe Alessandro Torlonia dal 1855 al 1867, anno della sua uccisione, trattandosi di uno dei latifondi terrieri più importanti ed estesi della Romagna.

La storia di Villa Torlonia parte però da molto lontano e attraversa molteplici fasi di sviluppo nel corso dei secoli: in età romana è Giovedia, con un tempio dedicato a Giove, dove, secondo la tradizione, Giulio Cesare si sarebbe fermato in preghiera dopo l’attraversamento del Rubicone, nel 49 a.C.

Corte altomedievale tra XI e XIII secolo, Giovedia è un possedimento fondiario il cui nucleo centrale, situato presso il corso d’acqua Rio Salto, è dotato di chiesa e di castello. Dopo aver perso per un periodo la connotazione di fortilizio a causa di saccheggi e devastazioni, con la signoria malatestiana torna ad essere una residenza fortificata.

Qui, risiede periodicamente Antonia da Barignano, madre di Sigismondo Pandolfo Malatesta, amministrando questi luoghi.

Nelle fasi successive si alternano nel dominio di Giovedia gli Zampeschi di Forlimpopoli e i Riario Sforza, fino a passare, nei secoli successivi alla Chiesa per entrare a far parte della Legazione di Romagna.

Il palazzo di Villa Torlonia, così come oggi si presenta, risale al XVIII secolo, quando il Papa Pio VI, il cesenate Angelo Braschi, lo concederà poi in enfiteusi al nipote Luigi Onesti Braschi. Tutti i possedimenti di quest’ultimo vengono acquisiti nel 1828 dal principe romano Alessandro Torlonia che nomina subito come Ministro dei suoi Beni in Romagna il ravennate Giovanni Pascoli senior.

Il padre del poeta, Ruggero Pascoli, giunto a San Mauro insieme allo zio Giovanni Pascoli senior, subentra a quest’ultimo nell’incarico di amministratore della Torre per conto del Principe Torlonia. In seguito all’assassinio di Ruggero, avvenuto il 10 agosto del 1867, la gestione della Tenuta Torlonia viene affidata ad Achille Petri, coadiuvato dall’agente Pietro Cacciaguerra, entrambi principali sospettati quali mandanti, insieme ad altri, dell’omicidio impunito di Ruggero Pascoli.

Tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, è l’ingegnere e agronomo riminese Leopoldo Tosi ad affittare la Tenuta che resta però di proprietà Torlonia. Con Tosi l’azienda Torre diviene una delle più innovative e all’avanguardia in molti settori.

Più tardi, durante la seconda guerra mondiale, la Tenuta viene occupata prima dai Tedeschi e poi dagli Inglesi che faranno abbattere i pioppi del Rio Salto per vendere il legname così ricavato. Gli eredi Torlonia, dopo i bombardamenti sulla Torre, chiedono e ottengono un cospicuo risarcimento per danni di guerra.

Attraverso il progetto del Parco Poesia Pascoli a partire dal 2014 Villa Torlonia è stata riaperta al pubblico rendendo accessibile nuovi spazi, destinati a ospitare spettacoli, rappresentazioni, esposizioni, concerti, matrimoni, conferenze ed eventi con l’obiettivo di rendere fruibile tutto l’anno e tutti i giorni il complesso.

Galleria

In questi ultimi anni villa Torlonia è riuscita a diventare un punto di riferimento per la cultura e lo spettacolo, elemento cerniera tra la costa e l’entroterra.

Organizza il tuo evento:

Spettacoli

Rappresentazioni

Esposizioni

Concerti

Matrimoni

Conferenze

Attraverso il progetto del Parco Poesia Pascoli, a partire dal 2014, Villa Torlonia è stata riaperta al pubblico, rendendo accessibili nuovi spazi.